Un incontro importante

Pochi giorni prima della Pasqua don Secondo Bona, un sacerdote della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, si recò a Castellinaldo per predicare un ritiro alle giovani ragazze. Al termine dell’incontro, suor Ernestina chiese ad Andrea di accompagnare il predicatore a Borbore, dove avrebbe preso la corriera per Torino. Per Andrea fu un incontro importante. La conversazione avuta con quel sacerdote lungo la strada lo aiutò a fare chiarezza sulla propria vocazione. Ma il giovane sentiva anche la responsabilità di una decisione che avrebbe condizionato tutto il suo futuro.
Pochi giorni dopo Andrea affidò questa preoccupazione ad un pellegrinaggio, destinazione: santuario della Madonna dei fiori, in Bra, a pochi chilometri dal suo paese. Rimase parecchie ore in preghiera, lì, ai piedi della statua della Madonna.
Tornato a casa, dubbi e timori erano svaniti.

Ora Andrea e Clelia erano pronti per entrare al Cottolengo di Torino.

Tutta la famiglia si prestò ai preparativi per l’evento: corredo, documenti, festa in paese, visite di commiato, automobile per il trasferimento a Torino, pranzo d’addio, foto ricordo. La mamma li accompagnò.
Da quel giorno le visite furono sporadiche. Ogni anno, Andrea tornava a Castellinaldo per un giorno a trovare la famiglia. Sceglieva una festività civile (ad esempio il 25 aprile) per non trascurare le celebrazioni liturgiche domenicali della Famiglia religiosa. A sua volta, i familiari e i compaesani venivano a trovarlo alla Piccola Casa.
La mamma morì nel 1964. L’anno dopo il papà subì un delicato intervento chirurgico all’Ospedale Cottolengo, curato amorevolmente dal figlio Andrea. Morì nel 1967.